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“Origini di una collaborazione” di Angelo Gemignani

Angelo Gemignani è medico, psichiatra e dottore in psicologia, professore ordinario di neuroscienze all’Università di Pisa, Direttore del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica e Molecolare e Medicina Critica; Direttore del Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative; Direttore della sede di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

Angelo Gemignani, Direttore del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica dell’Università di Pisa, ci introduce a un argomento affascinante nel panorama delle neuroscienze contemporanee, quello del connettoma.
Per comprendere il funzionamento di una rete, di un network, bisogna conoscere i suoi elementi e le connessioni che li percorrono. Lo scopo della connettomica è discutere strategie di ricerca finalizzate a una descrizione strutturale della rete di elementi e delle connessioni nel cervello umano.

Questa mappa funzionale di una struttura altamente complessa e variabile, il connettoma, diventa una base indispensabile dell’interpretazione di brain data dinamici, da registrazioni di singole cellule in vitro fino al neuroimaging funzionale.

Angelo Gemignani è medico, psichiatra e dottore in psicologia, professore ordinario di neuroscienze all’Università di Pisa, Direttore del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica e Molecolare e Medicina Critica; Direttore del Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative; Direttore della sede di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. La sua attività didattica comprende diversi argomenti, tra cui le basi psicobiologiche del comportamento umano, i correlati neurali dei disturbi mentali, le funzioni cerebrali integrative e la psicologia clinica. La sua attività di ricerca è dedicata allo studio dei meccanismi psicobiologici delle funzioni del sonno, della coscienza e dei relativi stati non ordinari, dell’angoscia e delle emozioni negative.

In primo piano nei mesi scorsi

Novembre 2023
La profonda fascinazione di Sua Santità nei confronti delle scienze naturali occidentali non ha bisogno di presentazioni. MSA stesso nasce da un suo incoraggiamento a intraprendere quella pista, quel “ponte gentile”, già inaugurato negli anni ‘70 dal dialogo fra Francisco Varela e Sua Santità, poi sbocciato nelle attività di Mind & Life. 
In primo piano novembre 2023
La profonda fascinazione di Sua Santità nei confronti delle scienze naturali occidentali non ha bisogno di presentazioni. MSA stesso nasce da un suo incoraggiamento a intraprendere quella pista, quel “ponte gentile”, già inaugurato negli anni ‘70 dal dialogo fra Francisco Varela e Sua Santità, poi sbocciato nelle attività di Mind & Life. 

Altri elementi in Primo piano

Amy Cohen Varela è presidente del consiglio di amministrazione di Mind & Life Europe ed è stata coinvolta in Mind & Life sin dal suo inizio.
Serme Khen Rinpoche Ghesce Tashi Tsering (nato nel 1958) è abate della Sera Mey Monastic University in India. Dal 1994 al 2018 è stato insegnante buddista tibetano residente al Jamyang Buddhist Center, Londra.
Il Dr. Davidson è professore di psicologia e psichiatria presso l’Università del Wisconsin-Madison e fondatore e direttore del Center for Healthy Minds. È celebre per il suo lavoro rivoluzionario che studia le emozioni e il cervello.
Angelo Gemignani è medico, psichiatra e dottore in psicologia, professore ordinario di neuroscienze all’Università di Pisa, Direttore del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica e Molecolare e Medicina Critica; Direttore del Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative; Direttore della sede di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
Ora che i Buddhismi si trovano a confrontarsi con le neuroscienze cognitive e con le altre scienze della natura, nel tentativo di edificare o espandere un edificio di studio della mente e dell’esperienza, sembra vitale sostenere l’indipendenza e la legittimità del pensiero tradizionale buddhista mantenendo distanza e consapevolezza nei confronti del prestigio che l’apparato scientifico detiene nella società occidentale.
A partire dal XIX secolo, il Buddhismo è stato chiamato a rispondere a sfide e opportunità trasversali alle strutture religiose e culturali che lo caratterizzavano nel periodo premoderno.