MindScience Academy Logo
Cerca
Close this search box.
Cerca
Cerca

Articoli e notizie

MindScience Academy cura una serie di articoli con il proposito di avvicinare e chiosare lo scambio tra ricerca scientifica e tradizione contemplativa. Attraverso una tale produzione, si tenterà di ampliare l’equipaggiamento a disposizione del lettore critico e del ricercatore, senza pretendere di esaurire la portata della riflessione ma, al contrario, moltiplicando e ibridando i suoi linguaggi. In questo senso, questa colonna editoriale somiglia ad un laboratorio; critico, enzimatico, aperto alla sorpresa e all’esperienza trasformativa.
In primo piano luglio 2024
La ricerca indica che alcuni stati alterati di coscienza possono avere applicazioni terapeutiche significative. (…) La capacità di controllare i sogni può aiutare le persone a confrontarsi con paure e traumi in un ambiente sicuro e controllato.
In primo piano luglio 2024
Gli stati di coscienza non ordinari sono considerati scorci della verità ultima, dove le limitazioni presentate dalla nostra mente offuscata e illusa vengono trascese, rivelando la natura luminosa e vuota della realtà, che è la mente ordinaria. Questi momenti sono visti come finestre sulle qualità fondamentali di chiarezza, pace e non-dualità insite nella mente ordinaria.
In primo piano luglio 2024
Il termine non-ordinario evita qualsiasi pregiudizio o idea implicita di anormalità o di apparente e sospetta stranezza ed enfatizza invece la diversità di queste condizioni rispetto a quanto convenzionalmente ammesso.
In primo piano luglio 2024
Un affascinante esempio di ricerca nel campo della scienza contemplativa e, nello specifico, dello studio della meditazione avanzata.
Letture consigliate
Tenzin Palmo vive un’esperienza incredibile: intraprende un ritiro che durerà dodici anni in una grotta isolata tra le montagne dell’Himalaya. A oltre 4.000 metri di altitudine si dedica alla pratica spirituale, alla meditazione profonda.
In primo piano giugno 2024
A mio sentire forse possiamo paragonare la poesia alla realizzazione mistica e la prosa alla meditazione. Due lati della stessa medaglia tutti e due praticabili e con valori interdipendenti, diversamente si sottrarrebbero alla visione buddhista (…) dell’interdipendenza, e non di meno a quella di causa ed effetto.
In primo piano giugno 2024
L’idea di ‘esperienza religiosa’ ha goduto negli studi religionistici di una fortuna alterna, legata in parte al mutare delle mode interpretative in parte al modo diverso in cui questi studi si sono confrontati (e a loro volta sono stati influenzati) con le differenti tradizioni religiose.
In primo piano giugno 2024
Se si vuole che la propria mente dimori felicemente, bisogna fare affidamento sull’antidoto alla concezione di un sé e, a tal riguardo, bisogna meditare l’assenza di un sé.
In primo piano giugno 2024
Sia il “nulla” di Giovanni della Croce che la vacuità buddhista implicano un distacco dagli attaccamenti materiali e psicologici. In entrambi i casi, il distacco è un mezzo per raggiungere la comprensione più profonda della realtà.
In primo piano giugno 2024
Nel lessico tecnico dello Yoga classico il termine samādhi, derivato dalla radice verbale sanscrita dhā con i due prefissi sam- ā-, designa alla lettera il “com-porsi” dell’attenzione, la sua focalizzazione. Esso è traducibile quale perfetto raccoglimento, giacché allude all’incentrare l’attenzione in modo continuato su di un determinato oggetto.
Corpo, mente ed emozioni
Uno studio dell’Università di Pisa pubblicato su Frontiersin in Psychology nella sezione Consciousness Researches investiga le basi neurali dell’attività di meditazione, avvalendosi di un gruppo di volontari di eccezione: i monaci di Sera-Jey, l’Università Monastica Tibetana in Karnataka, India nell’ambito di una collaborazione attiva dal 2018.